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Post-parto!

Immaginatevi una casa costruita ai piedi di una collina, purché sia ricoperta di prati gialli e alberi sempreverdi.

Una di quelle case vecchie, che poggiano su pavimenti di marmo gelido, isolate da porte scricchiolanti, dove i nostri nonni sono invecchiati lavorando e sopravvivendo del poco che era indispensabile, senza mai eccedere, senza mai cambiare.

Ora riempite questa casa di musica rock e di connessioni wi-fi; dove vi capiti di vedere dello spazio libero, fra soprammobili polverosi e divani dalla tappezzeria improbabile, seminate laptop, macchine fotografiche, smartphone, cavi elettrici, libri dalle copertine patinate, occhiali da sole e mucchi disordinati di attrezzatura sportiva.

"Chi laur le..."


13 Marzo 2013
Rovetta, Val Seriana
Sabato mattina.

Sono circa le sei e mezzo.
Attraverso i sottili vetri della finestra, accompagnati dai lontani rintocchi monotoni delle campane, arrivano fino al nostro letto i primi raggi di luce di una fredda mattina primaverile e dalla strada che passa sotto la nostra stanza sento giungere i mormorii soffocati di un gruppo di vecchiette che di buon’ora si recano al mercato del paese.


Lo stretto dialetto bergamasco, recitato come una cantilena, si fonde in perfetta discordanza con l'odore umido - di viaggio, di notti out- there - di cui sono intrisi i nostri sacchi a pelo.
Ed io, confuso e mezzo addormentato, ho la sensazione che i ricordi della vita che abbiamo lasciato, dopo aver atteso per lunghi mesi il nostro ritorno, abbiano finalmente incontrato quelli della vita che abbiamo vissuto lontani da casa.

Con il risultato che, fra rimanere e partire, sembra che non esista più alcuna differenza.

Il merito è tutto loro.

Florianopolis
Lo sapete che cosa fa la merda nei tubi?
Gira.
E noi, «prigionieri» per tre settimane a un'ora di macchina da qualunque servizio, circondati dal solo verde della giungla, abbiamo fatto la stessa cosa.
Abbiamo girato. A vuoto.
In cerca di risposte, ho capito in seguito. 
Ma se nel corso di quelle giornate infinite qualcuno mi avesse detto che la soluzione stava nell'intervento di due artisti, uno famoso, l'altro un po' meno, ma altrettanto determinante, beh, gli avrei riso in faccia. Però è andata così, anche se nel mezzo c'è molto altro.

"Do lip da onda, atè a base. Da base, atè o lip. Assim è a vida."



12 Gennaio 2014

Il giorno di Santo Stefano ci siamo spostati a vivere dalla capanna vicino alla tana di Ozzy a un container di ferro, lungo quaranta piedi, nascosto fra gli alberi a pochi metri dalla laguna.
Prima di diventare il nostro rifugio il container era utilizzato come palestra, quindi il tetto è stato isolato, le pareti interne verniciate di bianco e sul pavimento è stato posizionato un tatami.
Sul lato lungo, quello affacciato sulla laguna, è stata intagliata una grande finestra. 
Ed è proprio lì sotto che dormiamo noi due.

Everyday Christmas!

27 Dicembre 2013


Dopo aver visitato Scorpion Bay siamo tornati per qualche giorno a Los Angeles, e di li siamo partiti in direzione Brasile.
L'isola felice nella quale ci siamo stabiliti si trova una settantina di chilometri a sud di Florianopolis, ai margini della Lagoa di Ibiraquera.

From Scorpion Bay...to Scorpion Bay!


12 Dicembre 2013

Dopo aver salutato Silvio e Kilauea abbiamo attraversato a piedi il confine con il Messico, e per dieci giorni abbiamo attraversato in lungo e in largo la Baja California.

Dal Mar di Cortez all'oceano Pacifico. Da Tijuana fino a San Juanico.
Sono molte le cose delle quali potremmo raccontare.
Degli orizzonti che abbiamo ammirato per esempio; così ampi e imponenti, eppure così nitidi, che ci è inevitabile chiederci se, prima di oggi, il nostro sguardo si fosse mai spinto tanto distante.